VIAGGIARE


SENZA APRIBOTTIGLIE 




Il boy, all'incirca l'equivalente della colf nostrana, era d'un villaggio lagunare della Costa d'Avorio, non distante da Abidjan; la domenica andava spesso a trovare la famiglia, moglie, tre figli e una sconfinata parentela al villaggio.

Quell'europeo suo datore di lavoro gli promise che una domenica l'avrebbe accompagnato anche per visitare il villaggio e conoscere i suoi familiari. Fu contento e si affrettò ad informare i parenti del loro arrivo, quando fu stabilita la domenica del viaggio.

Furono ben accolti; si fece un giretto, si visitarono casupole costruite con terriccio, ricoperte di lamiera e foglie di palme da cocco, si conobbe gente del villaggio mentre bambini, animali da cortile e cani entravano e uscivano dalle porte, ovviamente aperte, senza badare al visitatore.

Allo straniero fu dato un casco di banane, che portò con sé, e un maialino che riuscì, con garbo, a rifiutare. Fece dire che non era consentito tenerlo nell'appartamento ma che apprezzava molto e gradiva l'attenzione.

Furono comprensivi e lo tennero con loro.

Non gliene ne vollero e, comunque, un maialino faceva comodo più a loro.

Il visitatore guardò, curiosò, parlò brevemente con tante persone e, poi, i parenti più diretti del boy l'invitarono a sedere attorno ad un tavolo, all'ombra di palme da cocco.

Gli domandarono se voleva bere una birra, tenuta a rinfrescare in una cassa di legno con grandi pezzi di ghiaccio; rispose affermativamente.

Qualcuno prese le bottiglie di birra e le appoggiò sul tavolo. Non c'erano bicchieri o altro.

Il più socievole del gruppo, un uomo visibilmente forte e sui trent'anni, prese la bottiglia e, con vero stupore del visitatore, la portò alla bocca, appoggiò il tappo sul canino inferiore, premette con il superiore e l'aprì.

Ripeté la stessa azione con altre bottiglie.

Quell'europeo non riusciva a guardarlo mentre toglieva i tappi metallici corona dalle bottiglie; pensava al tempo e ai soldi spesi per curare e tenere in ordine i denti e al rischio che questa persona, incurante, seriamente correva.Per l'avoriano il canino conservava, soprattutto, la funzione originaria, quella di strappare e quindi lo usava anche come apribottiglie, senza nemmeno pensarci.

L'aspetto igienico-sanitario ed estetico, l'esigenza d'avere una sana, bella o perfetta dentatura sono il risultato di processi evolutivi che, tuttavia, fanno dimenticare del tutto funzioni originarie del nostro corpo.

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La cucina indiana