MAGNETISMO E
IMPREVISTI
UN DELITTO
Nella stessa cittadina della Regione occidentale, non lontano dalla piazza
antistante la casa dove la donna dai capelli neri e dagli occhi blu
sispense quel sedici aprile del 1950 (Anno Santo), appena un paio di anni
dopo - in un assolato ma ventilato, da una leggera brezza marina,
pomeriggio d'estate - verso le diciassette, si udirono dei colpi, uno dopo
l'altro, facilmente riconoscibili per quelli di una pistola.
Poi si vide un uomo, poco più che trentenne, fuggire brevemente e
accasciarsi al suolo. Trasportato in ospedale, morirà dopo qualche
giorno.
Appena prima era pure fuggito, per diversa direzione, un altro uomo di
circa sessant'anni, quello che aveva sparato per vendicare l'onore della
figlia, nubile, rimasta incinta; il giorno successivo si sarebbe
consegnato ai carabinieri.
Il ferito a morte non solo si era rifiutato di sposare la ragazza -
contravvenendo a regole precise del luogo - ma pare dicesse che il padre
era responsabile della gravidanza della figlia, ipotesi, più che
improbabile, da non prendere affatto in considerazione.
Il giovane e la ragazza facevano parte entrambi di famiglie d'onore; un
infermiere, dell'ospedale nel quale stava concludendo la sua vita il
ferito, udì il fratello di quest'ultimo rassicurarlo in punto di morte è
promettergli il riequilibrio della situazione.
Che finora non parrebbe sia avvenuto? Forse sì, se, invece, si analizzano
bene relazioni fra vendette trasversali.
Misteri e mentalià della Regione occidentale che non sembrano essere
state del tutto superate nemmeno oggi.
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