UN AMORE VISCERALE


UNA MOSTRA



L'anno in cui doveva sostenere la maturità classica, Leonardo si ritrovò più che mai disinteressato a quel tipo di studi; pensava solo a dipingere e leggeva di tutto tranne quello che avrebbe dovuto studiare. 

Nella precedente estate, aveva dipinto; diversi quadri erano pronti. La pittura, si sa, è anche per gli occhi; i quadri vanno visti, si descrivono male a parole e queste, poi, non evidenziano sempre ed esattamente le sensazioni anche individuali.

Un amico pittore coetaneo gli propose una mostra insieme con lui per le festività natalizie, alla pro-loco del posto.

Accettò subito.

Per preparare la mostra, trascurò del tutto gli studi; vendette a metà prezzo -come d'uso e di nascosto dai familiari - i libri di testo nuovi, di recente acquistati, per poter comprare cornici, colori e altro materiale necessario.

La mostra andò quasi bene, i quadri furono notati, alcuni venduti, la stampa locale menzionò l'iniziativa.

Al primo trimestre la pagella riportava, ahimè, i risultati di un'autentica, vera disfatta scolastica.

Lo studente non si scoraggiò. Sapeva di poter recuperare e farcela; parlò al padre, per rassicurarlo; questi fu sinceramente comprensivo quella volta.

Successivamente, messa da parte la pittura, ricomprò libri e studiò anche per prima.

Gli esami non furono brillanti, ma li superò e per la storia dell'Arte affascinò l'insegnante e, in qualche altra materia, se la cavò molto bene.

Che si vuole di più?

 

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Il generale vincitore